Diritto del commercio elettronico:
Oggi più che mai, le vendite si fanno “online”,
in tutti i settori produttivi. Ciò consente alle imprese di vendere ovunque,
riducendo tempi e spazi fisici ed abbattendo i costi di esercizio.
Occorre però prestare molta attenzione agli aspetti legali, per non esporre l’iniziativa commerciale a rischi inutili e gravi.
L’importanza
dell’e-commerce per le imprese italiane
L’ambito sempre più variegato del commercio elettronico,
o “e-commerce”, è il motore di una
vera e propria rivoluzione del modo di fare business.
In un mercato contraddistinto sempre più dalla globalizzazione, intesa come assenza di frontiere commerciali, il commercio
elettronico si pone come strumento concorrenziale vincente, promotore di
rinnovamento e di sperimentazione di nuovi modelli di vendita.
Le statistiche mondiali sono di crescita progressiva del settore. Anche in Italia vi è una forte espansione e ormai non vi è azienda che possa prescindere dallo “sbarcare in internet” con una innovativa piattaforma e-commerce, per essere al passo con i tempi e aspirare ad una dimensione internazionale.
La disciplina normativa del commercio
elettronico
Complessa e in costante evoluzione è anche la
disciplina normativa del settore, a tal punto da rende problematico per
l’operatore districarvisi, senza incorrere nel rischio di errori o violazioni
di ogni genere.
Così, a fianco ad una legislazione comunitaria e
nazionale specifica (v. Direttiva n. 2000/31/CE, recepita in Italia con
D.Lgs. 9.4.2003, n.70), si pone una normativa nazionale più
generale, che stabilisce regole applicabili anche nell’ambito del commercio
elettronico.
Si pensi, ad esempio, alla disciplina generale
dei contratti di cui agli articoli 1321 e seguenti del codice civile; al Codice
del consumo (approvato con D.Lgs. 6.9.2005, n.206, recentemente modificato dal
D.Lgs. 21.2.2014 n.21, in attuazione della Direttiva n.2011/83/UE), che con
riguardo alla categoria e-commerce “Business
To Consumer” (B2C) statuisce su aspetti fondamentali quali i doveri
informativi, il diritto di recesso, le clausole abusive, etc.
Oppure ancora si consideri il Codice sulla
Privacy (D.Lgs. 30.6.2003, n. 196), la cui applicazione nell’e-commerce è
capillare, in ragione della tipica attività di “profilazione” dei dati
personali dell’utente di servizi online.
Il suddetto corpo normativo va poi raccordato agli usi commerciali, agli esempi di autoregolamentazione ed autotutela coniate dalle cc.dd. “best practises”, nonchè alle leggi che disciplinano ambiti “tradizionali” dell’impresa e del suo business, non attinenti ai temi digitali (es. disciplina dei prodotti, regole di esportazione, trasporti, pagamenti, fisco, etc.).
Consulenza legale nell’e-commerce
Nel quadro testè descritto, l’implementazione
tecnologica necessaria all’avvio dell’e-commerce aziendale deve essere
necessariamente coordinata ad un supporto di consulenza legale specifica ed
altamente qualificata.
E’ questa una base essenziale per il successo di
una piattaforma e-commerce, che dev’essere attraente e, al tempo stesso,
infondere piena fiducia nel potenziale cliente.
L’attrattività e la fiducia, nel mondo web, sono tutto: se mancano,
basta un “clic” per cambiare sito !
A questo proposito, va rimarcata l’estrema importanza degli aspetti
legali.
Infatti, la loro accurata esposizione
contribuisce a rendere il sito accattivante per il cliente (che percepisce un
alto livello di professionalità) e al tempo stesso gli induce fiducia, perchè
avverte di rivolgersi ad un soggetto trasparente e responsabile.
La base di partenza della consulenza legale
consiste nell’analisi della piattaforma legale, che normalmente andrà eseguito
prima di avviare l’attività e-commerce.
Il secondo passaggio consisterà nella
predisposizione accurata di tutti i testi di contenuto legale: informazioni
precontrattuali, contratti e-commerce in senso stretto, policy e disclaimer da
pubblicare sul sito web, etc.
Qui entrano in gioco le condizioni generali di
vendita, le informazioni sul prodotto e sui suoi accessori, il costo
complessivo del bene, le modalità di restituzione in caso di contestazione, i
termini di garanzia e le relative modalità di esercizio, l’autorità competente
a dirimere le controversie, i diritti specifici appartenenti ai “consumatori”,
etc.
Quale che sia la complessità della materia, il
risultato deve sempre consistere in testi negoziali chiari, leggibili,
perfettamente comprensibili e privi di tecnicismi legali fini a se stessi.
Va poi da sè che testi contrattuali ben
concepiti dovranno poi essere veicolati in modo corretto, efficace ed
accattivante. Qui naturalmente assumerà rilevanza determinante l’aspetto
tecnico e tecnologico, che va dal tipo di piattaforma web, alla scelta del
gestore (provider), ai sistemi di
gestione dei dati e degli ordini integrati con la tecnologia informatica e
gestionale dell’azienda, il sistema di pagamento adottato, etc.
Fondamentale sarà quindi la scelta non solo del consulente legale, ma altresì dei consulenti a cui viene affidata l’implementazione e la gestione del sito e della piattaforma e-commerce
Lo Studio legale Merlo, che vanta una solida
vocazione in materia di assistenza e consulenza negoziale, negli ultimi anni ha
affrontato con successo numerose esperienze nell’ambito innovativo del
commercio elettronico.
Questo ha aperto il varco all’affiliazione dello
Studio a professionisti del mondo internet di primario livello, che offrono
servizi integrati in ambito web e
sono specializzati in e-commerce.
Tale collaborazione ha portato alla realizzazione di una serie di servizi a base modulare volti alla progettazione, realizzazione e lancio di una piattaforma e-commerce completa, sia tecnicamente che legalmente, cui si aggiunge un piano di assistenza costante, che consente alla società cliente di migliorare progressivamente i propri standard e tenersi sempre aggiornata sulle novità legali e tecniche del mondo web.
Il web è sempre in movimento: e anche il nostro progetto vogliamo sia tale, per offrire sempre più servizi, sempre più di eccellenza.